Philips BDM3275UP in test
Colour banding
Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. La riproduzione del monitor che ha color depht a 10-bit è ottimale.
Uniformità
Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. Visto che il monitor presenta una modalità SmartImage chiamata SmartUniformity, abbiamo effettuato più misurazioni. In ordine vengono riportati i risultati offerti dalla condizione a default con la modalità disattivata, a default con la modalità attiva e infine (gli ultimi due) con il profilo calibrato dalla nostra sonda. I risultati sono pressoché i medesimi per quanto riguarda la luminosità.
Nelle recensioni prendiamo come riferimento il risultato offerto dopo la calibrazione. La differenza massima registrata è risultata pari al 17%, con una media dell’11,7%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 3,2, con una media dell’1,6. Ci aspettavamo un comportamento migliore.
Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità. Anche ad occhio non si evidenziano migliorie nel passaggio alla modalità Smart Uniformity. Il lato destro del display è quello che mostra qualche difficoltà in più.
Angoli di visione
In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS / PLS / AHVA; seguono i VA e infine i TN. Trattandosi di un pannello AHVA i risultati sono piuttosto buoni, ma forse un poco sotto la media dei migliori.
Classico è invece il bagliore chiaro con schermata scura.
Reattività
Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting dell’overdrive disponibili nel Philips BDM3275UP, disattivato, veloce, più veloce e il più veloce, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec, e ne abbiamo riportato il risultato medio.
C’è poco da girarci intorno. Non è monitor gaming e la reattività non è il suo forte, ovviamente. Nell’analisi dei risultati medi, il setting “veloce” è quello che forse restituisce un comportamento migliore. Anche se potrebbe non sembrare dalle foto, i valori più spinti generano overshoot di segnale ben visibile ad occhio (maggiormente per il setting estremo), manifestando la scia più scura. In gaming l’effetto non è così evidente e si potrà provare anche il setting “più veloce”.